Cardiologia
Lo studio, la prevenzione e la diagnosi di patologie che colpiscono il cuore
La cardiologia è la branca della medicina che studia, previene e diagnostica le patologie che interessano il cuore, i vasi sanguigni e l’intero sistema circolatorio. Secondo la Fondazione Cardiotoracovascolare Angelo De Gasperis Ets, ogni anno in Italia le malattie cardiovascolari mietono oltre 230 mila vittime, con un aumento significativo a partire dai 40 anni e un picco tra gli 85 e gli 89 anni. Il punto di riferimento per la cura è il cardiologo, che attraverso esami di primo livello – come l’ECG eseguito durante la visita cardiologica – individua e tratta disturbi quali tachicardia o scompenso cardiaco. Affidarsi al miglior cardiologo significa prevenire, riconoscere e gestire le patologie cardiache in modo efficace, tutelando la propria salute cardiovascolare.
Quali patologie rientrano in cardiologia
Le patologie cardiovascolari trattate dal cardiologo riguardano differenti condizioni, spesso complesse e presenti in contemporanea. Tra le più frequenti:
- ipertensione arteriosa
- aritmie, come l’extrasistolia e la fibrillazione atriale
- malattie coronariche acute e croniche, come l’infarto miocardico o la cardiopatia ischemica
- cardiopatie strutturali, come le patologie di stenosi o insufficienza delle valvole cardiache (aortica, mitrale, tricuspidale) che causano i noti “soffi” al cuore
- scompenso cardiaco, noto anche come insufficienza cardiaca, spesso dovuto a cardiomiopatia dilatativa.
La cardiologia, però, si occupa anche della gestione di fattori di rischio che possono contribuire all’insorgenza di problemi cardiovascolari. I principali fattori di rischio sono:
- colesterolo alto;
- diabete;
- obesità;
- fumo di sigaretta;
- abuso di sale.
Il cardiologo può avvalersi, per i pazienti che necessitano di procedure interventistiche, della collaborazione con colleghi emodinamisti o elettrofisiologi, e per i pazienti candidati ad intervento chirurgico, della collaborazione con un collega cardiochirurgo.
Principali esami effettuati in cardiologia
Grazie ad un approccio integrato, il cardiologo interviene su diverse malattie cardiovascolari (quali tachicardia, scompenso cardiaco, ischemia cardiaca, cardiopatia), riducendo il rischio cardiovascolare ed evidenziando i problemi al cuore: attraverso una visita cardiologica o una visita cardiologica con ECG, spesso completata da esami come ecocardiogramma, coronografia cardiaca, test da sforzo e la formula calcolo colesterolo ldl ed indice di rischio cardiovascolare, si effettua il calcolo rischio cardiovascolare e si definisce la cura per extrasistole o la cura aritmia cardiaca più adatta. Nelle donne in attesa, il cardiologo controlla la tachicardia in gravidanza, le palpitazioni, l’ipertensione in gravidanza, la preeclampsia e la gestosi gravidica, effettuando un costante controllo della pressione alta. Dunque, una visita cardiologica completa, rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione e la diagnosi precoce.
Perché è essenziale fare prevenzione
Attraverso controlli regolari, uno stile di vita sano e un monitoraggio costante della salute del cuore, è possibile rilevare precocemente malattie cardiovascolari, intervenire tempestivamente con trattamenti appropriati e migliorare la prognosi a lungo termine. È consigliato rivolgersi ad un cardiologo soprattutto quando si avvertono sintomi di cardiopatia e disagi come:
- battito cardiaco irregolare;
- tachicardia;
- palpitazioni;
- gonfiore alle gambe;
- dolori al petto;
- affanno (dispnea) e stanchezza;
- vertigini e svenimenti (sincope);
- pressione irregolare;
- colesterolo o trigliceridi alti;
- diabete;
- casi di predisposizione familiare.
La prevenzione aiuta a evitare interventi invasivi e a ridurre l’incidenza di eventi acuti, migliorando la qualità della vita ed aumentandone l’aspettativa.
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